Cassette del contatore del gas utilizzate dai pusher come depositi dove nascondere le dosi di droga da spacciare al minuto. E’ la forte ipotesi investigativa su cui stanno lavorando i Carabinieri della Stazione di Correggio, in provincia di Reggio Emilia.
I Militari infatti, l’altro pomeriggio, durante un servizio perlustrativo, hanno notato in una zona isolata, un gruppo di giovani: dopo averli identificati e controllati, alla richiesta se detenessero armi o stupefacenti, visto che si trovavano in una zona isolata, i ragazzi si sono mostrati collaborativi, rispondendo che non avevano nulla di simile e per dimostrarlo si sono svuotati le tasche per mostrarne il contenuto. I giovani sono stati comunque invitati ad allontanarsi dalla zona, poi ispezionata dai Militari, che hanno notato una cassetta in ferro del contatore del gas di un condominio visibilmente forzata.
Dopo aver aperto lo sportellino in ferro, sopra il contatore del gas, ubicato al suo interno, hanno trovato dieci involucri in cellophane contenenti oltre 75 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish” ed un bilancino di precisione. Lo stupefacente è stato sequestrato. Ora si indaga per arrivare a identificare il pusher chiamato a rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.
Dopo le piante dei parchi e le aiuole degli asili, dove nel recente passato i Carabinieri nel Reggiano hanno operato alcuni importanti sequestri di droga, ora si affacciano i contatori del gas di private abitazioni che potrebbero, stando alle prime risultanze dei Militari, essere utilizzate dai pusher per nascondere la droga, evitando quindi che finisca nelle maglie dei controlli.