I Carabinieri di San Giovanni in Persiceto, Baricella, Budrio, Medicina e Bologna hanno eseguito cinque ordinanze applicative di misura cautelare del Tribunale di Bologna, nei confronti di cinque uomini, tutti sottoposti al divieto di avvicinamento alla persona offesa. Le misure cautelari sono state richieste dalla Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini, a seguito di fatti non collegati tra loro e accaduti in circostanze diverse.
A San Giovanni in Persiceto, i Carabinieri hanno notificato la misura cautelare a un 41enne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari e conviventi, a seguito della denuncia presentata dalla compagna, un’italiana sulla quarantina. La donna è andata dai Carabinieri il 1 dicembre, raccontando di non essere più in grado di sopportare le prepotenze del compagno che, particolarmente geloso, aveva iniziato a trattarla male poco dopo che si erano conosciuti, a marzo 2022. La donna ha riferito ai Militari di essere stata anche costretta a indossare una parrucca per coprire l’assenza di ciocche di capelli che il compagno le aveva strappato durante un’aggressione. Oltre al divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti del 41enne il Gip ha emesso anche l’allontanamento dalla casa familiare.
A Baricella, la misura cautelare è stata notificata a un 59enne italiano, indagato per atti persecutori, commessi nei confronti dell’ex compagna, un’italiana sulla cinquantina, e sfociati nei fatti accaduti la mattina del 24 novembre, quando è stato arrestato dai Carabinieri per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale, violazione di domicilio e danneggiamento. Oltre al divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti del 59enne, il Gip ha emesso anche l’allontanamento dalla casa familiare.
A Budrio, i Carabinieri hanno notificato la misura cautelare a un 26enne bengalese, indagato per atti persecutori commessi nei confronti di un’italiana sulla ventina che si era rifiutata di iniziare una relazione sentimentale vera e propria, dato che i due si erano frequentati per alcune settimane durante l’estate scorsa. Spaventata dalla reazione spropositata del 26enne che si voleva fidanzare e aveva iniziato a tormentarla con telefonate, messaggi e pedinamenti, la giovane si è rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto.
A Medicina, la misura cautelare è stata notificata a un 25enne italiano, indagato per atti persecutori commessi nei confronti di un’italiana sulla trentina che lo aveva lasciato a giugno, al termine di una relazione sentimentale durata cinque anni. Incapace di accettare la decisione, il 25enne, geloso e ossessionato dall’ex compagna, avrebbe iniziato a tormentarla con telefonate, messaggi minacciosi e pedinamenti, al punto da farle alterare lo stile di vita che faceva prima. Spaventata da una frase specifica che le aveva rivolto recentemente il ragazzo, facendole intendere che si stava impegnando per non farle del male, la donna si è rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto.
A Bologna, i Militari hanno notificato la misura cautelare a un 20enne italiano, indagato per violenza sessuale e atti persecutori commessi nei confronti di un’italiana sulla ventina. I fatti contestati al 20enne sono iniziati ad agosto, quando avrebbe costretto la compagna ad avere un rapporto sessuale contro la sua volontà e sarebbero continuati fino a ottobre con gli atti persecutori, quando il giovane ha iniziato a prendere di mira la ragazza con atteggiamenti vessatori e oltraggiosi, indifferente alla comunicazione della stessa che le aveva detto di essere rimasta incinta. Spaventata da una situazione ingestibile e pericolosa, la donna si è rivolta ai Carabinieri per chiedere aiuto. (fotografia di repertorio)