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Oasis: in Uk il governo interviene sui prezzi gonfiati dei biglietti

La caccia ai biglietti per i concerti degli Oasis è stata una vera e propria odissea per i fan, che hanno dovuto affrontare code virtuali, problemi tecnici al sito di Ticketmaster e la beffa del “dynamic pricing”, ovvero il rialzo dei prezzi a seconda della richiesta che ha visto triplicare il costo di alcuni ticket. Senza dimenticare la vendita non autorizzata su canali secondari, dove i biglietti hanno toccato cifre da capogiro.

Dopo la prevendita iniziata il venerdì sera, riservata ai vincitori della lotteria annunciata a sorpresa dalla band, le vendite ufficiali si sono aperte il sabato mattina, scatenando milioni di fan da tutto il mondo arrivando al sold out in poche ore. E, da quanto riportano i tabloid britannici, rimarranno anche gli unici concerti nel Regno Unito e in Europa. Come si legge su The Mirror, i fratelli Gallagher prossimamente annunceranno nuove date, ma in altri continenti. Una terribile scoperta per chi sognava di rivedere le leggende del britpop dal vivo.

Il governo britannico, però, non ha apprezzato il “dynamic pricing”, pratica già utilizzata per l’acquisto di biglietti aerei, e avvierà un’inchiesta dopo ciò che è successo nel weekend. Il Segretario di Stato per Cultura, Media e Sport, ha dichiarato che “è deprimente vedere prezzi così elevati che escludono i normali fan” e ha promesso che l’esecutivo esaminerà “le questioni relative alla trasparenza e all’uso dei prezzi dinamici, inclusa la tecnologia dei sistemi di coda che li incentivano”.

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