Nel giorno della sua presentazione ufficiale, dopo la firma fino al 2026 avvenuta ormai tre settimane fa, dal media center del Viola Park di Bagno a Ripoli ha preso la parola in conferenza stampa il nuovo tecnico della Fiorentina Raffaele Palladino, che il prossimo 8 luglio inizierà la preparazione estiva in vista della prossima stagione. Ecco le sue parole: “Grazie,essere in questa società e a Firenze per me è un motivo d’orgoglio ma ci tengo a ringraziare il Monza perché mi ha dato l’opportunità di allenare in serie A. In particolare il merito va a Berlusconi che ha creduto in me e Galliani che per me è stato un maestro. Ora sono qua e sono molto motivato a fare bene”.
Cosa chiede alla società? “Sono arrivato preparato perché la Fiorentina è una grande squadra e Italiano ha fatto molto bene. Va proseguito un percorso, la rosa è forte e c’è grande sintonia con la società. Stiamo programmando da qui al 30 giugno e siamo in perfetta sintonia, nel voler lavorare bene per il bene della società”.
Ha già parlato con i giocatori e cosa pensa del Viola Park? “Ho parlato con tutti rintracciandoli in giro per il mondo, perché ho bisogno di capire prima l’uomo e devo avere empatia con loro, mi voglio confrontare con i giocatori e li devo amare ogni giorno perché poi in campo devono dare il 100 per cento. Li ho sentiti carichi ed hanno voglia di ripartire e fare bene. Il Viola Park è pazzesco, ho girato tanti centri sportivi ed è sicuramente il più bello ed è unico, fa capire l’ambizione della società. Voglio citare anche Barone che ha messo il cuore in questo centro sportivo”.
Tre aggettivi per la sua squadra? “Gli aggettivi sarebbero tanti ma ci deve essere ambizione di fare bene e costruire, siamo molto motivati ed abbiamo voglia di continuare a fare bene. La nostra squadra deve saper giocare a calcio, divertire ed essere ambiziosa, che vuole comandare la partita. Vedo positività nell’ambiente”.
Modulo per questa squadra? “Non sono un integralista, mi piace cambiare e in questi due anni ho cambiato tanto. Credo nei principi di gioco con giocatori che devono sapersi adattare e nella Fiorentina ci sono. Vorrei iniziare con il 3-4-3 ma la Fiorentina viene dalla difesa a quattro perciò poi potremmo anche utilizzare quello durante l’anno”.
Che attaccante vuole? “C’è sintonia e confronto con la società perché il confronto è importante, con i direttori. Stiamo ragionando su tutto e sappiamo dove dobbiamo mettere qualcosa. L’attaccante sappiamo che determina ed è importante che faccia gol, cercheremo di fare del nostro meglio sul mercato, spero che qualcosa possa arrivare”.
Ha parlato con Commisso? “L’ho sentito telefonicamente, lo rifarò in giornata perché lui è sempre presente e mi hanno colpito l’ambizione e la passione che mette e che si percepisce anche dal centro sportivo. Non vedo l’ora di conoscerlo, me ne parlano come uno con grandi valori ed io sono attento ai valori”
Beltran nei suoi sistema dove gioca? “Ho parlato anche con lui. Ha caratteristiche importanti, può giocare sotto punta ma anche come punta e ne abbiamo parlato. E’ disponibile e questo mi piace”.
Caratteristiche dell’attaccante? “La bravura non è avere un’idea su un giocatore ma di capire chi ha a disposizione e metterlo nelle condizioni. Non indico nomi ma abbiamo discusso delle caratteristiche. Con Djuric per fare l’esempio di Monza farei un gioco, con un altro devo farne un altro”
Questione portieri? “Ho parlato anche con i portieri, sappiamo che sono grandi. Terracciano ha fatto la sua miglior stagione, puntiamo su di lui. Poi con la società seguiamo l’evoluzione del mercato”.
Firenze tappa di partenza o arrivo? “Una tappa meravigliosa. Fino a due anni fa allenavo la primavera ed ora mi trovo a giocare l’Europa a Firenze, per me è un sogno e darò tutto me stesso, lavorando ogni momento per questa società. Non mi piace promettere ma darò tutto me stesso per dare soddisfazione ai tifosi, perché arrivare al Franchi è incredibile e sono un punto di forza, è importante averli dalla nostra parte”.
Ha fatto una scommessa con la sua famiglia, magari sull’Europa? “Non ci sono scommesse in corso con la famiglia, ne faremo qualcuna con la squadra, mettendo piccoli obiettivi. In Europa è stato fatto un grande percorso con le finali e questo è stimolante, dà responsabilità”. Cercheremo di costruire qualcosa di importante”.
Cosa ha decisio sui tre in scadenze? “Ho parlato con tutti e da qui al 30 giugno loro sono sotto contratto e noi continueremo a fare valutazioni e comunicheremo le decisioni prese. Il confronto c’è stato anche con i giocatori in scadenza”.
Per Gonzalez cosa ha in mente? “E’ un top player, uno che mette in difficoltà quando lo incontri da avversario, determina ed è bene avere giocatori così, non vedo l’ora di allenarlo. Devo metterlo in condizione, lo vedo a destra ma lo vedo un giocatore intelligente che può giocare ovunque”
Che impatto ha avuto con i fiorentini? “Alla stazione nessuno sapeva nulla ma c’erano già tanti ad aspettare, il tassista mi ha chiesto la foto e questo dimostra passione ed amore per la Fiorentina. E’ stimolante avere responsabilità, sempre meglio averne”.
Cosa pensa dei giovani? “Credo tanto nei giovani, ho chiamato anche loro perché sono fondamentali nel calcio di oggi. Nei due passati a Monza ho avuto tanti giocatori forti giovani. Per questo ho parlato anche con Galloppa, con cui ho giocato, e li porterò in ritiro per valutarli”.
Obiettivo che le hanno dato e cessioni? “Io chiedo giocatori di qualità se vogliamo alzare l’asticella e la società lavora alla grande in questo, sono tutti al lavoro, sappiamo dove mettere mano anche se il mercato ha mille variabili. Nelle uscite massima condivisione con la società”.
Più obiettivi portano un lavoro diverso? “Abbiamo programmato già il lavoro sia del ritiro che durante l’anno. Più si gioca e meglio è anche per la gestione del gruppo. Non ci sarà mai la settimana tipo ma la società ha già esperienza in questo. Lo staff? Sono arrivate tante persone, bravi ragazzi che mi seguiranno e bravi professionisti. Il mio secondo sarà Citterio con assistente Peluso”
Cosa farà con Ikoné? “Con lui non sono riuscito a parlare e so di questa situazione aperta, parlo costantemente con la società”.
Ha messo paletti per la rosa e richieste dal Monza? “Non li ho messi perché ho percepito grande unione dentro, c’è un’ossatura importante da mantenere. Da Monza non ho fatto richieste”.
Dove vede Sottil? “Per me è un giocatore forte, vale lo stesso discorso fatto per Gonzalez, difficile quando li incontri. Sottil ha tutto per fare il calciatore ad alti livelli. Mi prendo la responsabilità di metterlo nelle condizioni migliori poi sta anche a lui dimostrare il suo valore”.
Da chi è rimasto colpito e leader? “Ognuno di loro mi ha lasciato qualcosa, mi sono scritto tutto, ognuno di loro mi ha dato input, è importante per capire anche l’umore interno per me che sono nuovo. Leader? Deve essere il gruppo, all’interno può esserlo il capitano, quello calcistico, quello dello spogliatoio ma il leader deve essere il gruppo, dobbiamo avere mentalità di squadra e rispetto tra noi ed essere una famiglia”.
Parisi potrà convivere con Biraghi? “Dipende non dal sistema, Parisi è perfetto nel 3-4-3 ma anche da terzino può fare bene. farli coesistere diventa difficile perché sono simili, anche se Biraghi parte più da dietro come caratteristiche, ci lavoreremo, anche a Monza l’ho fatto adattando giocatori”.
La Fiorentina ha quasi 100 anni, chi le viene in mente? “La Fiorentina ha una grande storia e da piccolo simpatizzavo perché vengo dalla generazione Batistuta, Rui Costa… Siamo qui per portare la Fiorentina più in alto possibile e fare qualcosa di storico”.