EMPOLI (3-4-2-1) – 25 Caprile; 19 Bereszynski, 4 Walukiewicz, 33 Luperto; 11 Gyasi, 5 Grassi (dal 37′ st 30 Bastoni), 29 Maleh, 3 Pezzella (dal 37′ st 13 Cacace); 21 Fazzini (dal 25′ st 27 Zurkowski), 28 Cambiaghi (dal 25′ st 20 Cancellieri); 17 Cerri (dal 20′ 10 Niang). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 8 Kovalenko, 18 Marin, 7 Shpendi, 9 Caputo, 23 Destro. All. Davide Nicola
NAPOLI (4-3-3) – 1 Meret; 22 Di Lorenzo, 55 Ostigard, 5 Juan Jesus, 3 Natan (dal 1′ st 30 Mazzocchi); 99 Anguissa (dal 44′ st 18 Simeone), 68 Lobotka, 20 Zielinski; 21 Politano (dal 28′ st 26 Ngonge), 9 Osimhen, 77 Kvaratskhelia (dal 27′ st 81 Raspadori). A disp. 14 Contini, 95 Gollini; 8 Traore, 24 Cajuste, 29 Lindstrom, 32 Dendoncker, 50 D’Avino. All. Francesco Calzona
Arbitro: Sig. Gianluca Manganiello di Pinerolo (Del Giovane-Liberti | IV Uff.le Baroni – VAR Di Paolo-Abisso)
Marcatori: al 4′ 17 Cerri (E).
Note: Angoli Empoli 2 Napoli 8. Ammoniti: al 37′ 5 Juan Jesus (N); al 9′ st 3 Pezzella (E), al 13′ st 19 Bereszynski (E), al 48′ st 26 Ngonge (N). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 12mila.
Stesso minuto di Lecce, il quarto di giro di lancette, Fazzini che lavora un buon pallone e suggerisce per Gyasi, pennellata dal fondo e colpo di testa vincente di Cerri. Il boato del Castellani: l’Empoli è in vantaggio sui Campioni d’Italia in carica, l’Empoli è in vantaggio sul Napoli. Qualcuno si guarda attorno, attende qualche attimo prima di esultare, forse in realtà tira quasi un sospiro di sollievo perché questa volta il VAR non gela nessuno. Non come a Lecce dove per un presunto tocco fuori area di un guantone, che presunto è rimasto a vita perché non c’è un’immagine che smentisce questo fatto, il VAR ha di fatto tolto un gol che poteva risultare pesantissimo, forse quasi determinante per una classifica ancora incertissima in zona salvezza.
Dopo il gol, ed un siparietto con un pestone dell’arbitro Manganiello a Maleh (9′), al 19′ la tegola Cerri. Al termine di un ripiegamento difensivo la torre azzurra sente un risentimento muscolare alla gamba destra e si accascia al suolo. Esce tra le lacrime di dolore e amarezza (sperando non sia nulla di grave, anche se i presagi non sono buonissimi, ndr), sostituito da Niang tra gli applausi dei tifosi empolesi.
Ed è proprio Niang al 35′ a servire su un piatto d’argento a Cambiaghi l’occasione per il raddoppio: il giovane talento azzurro, che aveva fatto partire l’azione offensiva, elude il ritorno di Ostigard e cerca una conclusione a giro che si stampa all’altezza dell’incrocio dei pali finendo sul fondo.
Il Napoli si vede solo con una fiammata di Kvaratskhelia al 24′, poi praticamente più niente.
SECONDO TEMPO – Le due squadre rientrano dal tunnel con una sola novità: ed è tra le fila del Napoli con Mazzocchi che rileva Natan sulla sinistra. E’ anche un Napoli con uno spirito diverso rispetto al primo: pressione più alta, maggiore corsa, un maggior dinamismo soprattutto da parte di Anguissa e Lobotka che portano i partenopei a giocare con più costanza a ridosso dell’area di rigore avversaria. Una pressione che frutta un discreto numero di calci d’angolo, ed un paio di pericolose mischie dentro l’area empolese. Come nel primo tempo è però ancora una volta una fiammata di Kvaratskhelia (67′) a far rendere pericoloso un Napoli piuttosto evanescente: Caprile bravo con la punta delle dita ad alzare sopra la traversa. E poi una percussione centrale di Anguissa che, superato in slalom un paio di avversari, a tu per tu con Caprile cerca l’assist per Osimhen con la difesa azzurra che rimedia in una situazione che sembrava ormai compromessa.
L’Empoli nel finale, con il Napoli sbilanciato alla caccia del pari con Simeone, Osimhen, Raspadori e Ngonge tutti in campo, allenta la pressione dei campani con un paio di ripartenze importanti e trascina la partita all’epilogo finale.
Una vittoria e tre punti pesanti come macigni, un’iniezione di fiducia importante a cinque giornate dalla fine del campionato, con un calendario che resta difficile con tre gare lontane dalle mura amiche e due sfide casalinghe, e con due scontri diretti contro Frosinone in casa e Udinese in trasferta.
Fonte: gabrieleguastella.it